#STUDIOFUORI
A chi è rivolta la proposta
Gli studenti Universitari (tipicamente tra i 18 e i 21 anni) che vengono a studiare a Roma, hanno due ottime possibilità per non interrompere il proprio cammino scout:
- camminare con il Clan di uno dei Gruppi Scout vicini alla propria abitazione;
- camminare con il Clan Universitario che ha la propria “base” nella Città Universitaria della Sapienza.
Per capire quale sia la strada più comoda alle proprie esigenze, il Rover o la Scolta può mettersi in contatto con gli Incaricati alla Branca della Zona Roma Nord Est (in cui risiede il Clan Universitario, appunto) che lo aiuteranno a valutare pro e contro delle due soluzioni.
brancars.zonaauriga@staff.agesci.it
In entrambi i casi, gli Incaricati forniranno i contatti dei Capi Clan/Fuoco di riferimento per poter essere contattati dai Capi Clan/Fuoco del Gruppo d’origine e in spirito di collaborazione e corresponsabilità tra le due comunità.
Le due opportunità
La scelta di entrare nel Clan di un Gruppo Scout vicino casa porta con sé l’appartenenza a una comunità radicata col territorio. E’ una scelta consigliata per chi ha intenzione di restare a Roma dopo gli studi o comunque ha il tempo necessario a seguire il cammino di un Clan “classico”, come era quello che ha dovuto lasciare prima di trasferirsi.
Il Clan Universitario, invece, è una realtà tutta pensata per studenti fuorisede, sia italiani che stranieri, che non sanno a priori quanto resteranno a Roma in una delle Università della capitale, e vogliono continuare a respirare l’aria del cammino scout anche se con poco tempo a disposizione e la difficoltà di dover tornare spesso a casa.
Il Clan Universitario si propone di vivere comunitariamente esperienze altrettanto importanti per la propria progressione personale, ma pone un accento importante sulla dimensione universitaria. Ad esempio, da qualche anno propone la Route di Orientamento alla Scelta Universitaria con un “pellegrinaggio” all’interno della Città Universitaria in stile scout.
Clan “Il Mosaico”
Il Clan Universitari “Il Mosaico” nasce nel 1995 all’interno della Cappella della Sapienza Università di Roma, con la collaborazione dei padri gesuiti. Inizialmente si tratta semplicemente di una comunità di scout, studenti universitari che, con cadenza quindicinale, si incontra per confrontarsi su alcune tematiche riguardanti il mondo dell’Università e per condividere un cammino di fede. Col tempo emerge la necessità di dar vita ad una comunità di confronto nonché all’esigenza di una presenza attiva, di testimonianza e di servizio per e nella Università. Il gruppo universitario si è posto l’obiettivo di garantire agli studenti fuorisede la possibilità di continuare il cammino Scout iniziato nelle città di provenienza, considerando le difficoltà inserirsi nei gruppi romani.
Per gli studenti universitari, l’Università diventa spesso una vera e propria città dove trascorrere gran parte della giornata anche al di fuori delle ore delle lezioni: i pasti, lo studio, gli incontri, il tempo libero. Questa dimensione “territoriale” viene vissuta in particolare dagli studenti fuorisede, che lontani dai loro luoghi originari e dalle loro abitudini ricercano un nuovo ambiente di vita quotidiana, capace di accoglierli e renderli parte attiva di una realtà sociale, quella universitaria, nella maggior parte dei casi completamente nuova.
In questo contesto si colloca lo scoutismo universitario, che, per essere completo, non può prescindere dal proporre agli studenti un approccio diverso allo studio, al vivere l’università in pienezza.
Il Clan accoglie i Rover e le Scolte studenti fuori sede dai 18 ai 21 anni, che percorrono l’ultimo tratto del cammino educativo proposto dallo Scautismo, fino alla Partenza, momento finale della formazione scautistica nel quale si è chiamati ad operare nel campo del servizio nel campo educativo come capo scout, o nel mondo del sociale.
Il Clan “Il Mosaico” si riunisce settimanalmente nella sala studio della Cappella della Sapienza. Le attività svolte si inseriscono alliinterno di un progetto educativo più ampio che mira al raggiungimento della maturità del ragazzo, secondo la metodologia della branca R/S in continuità con il cammino fatto nelle comunità di provenienza.
Le uscite, i campi estivi, i capitoli (discussioni attorno ad un tema specifico scelto dai ragazzi, con l’obbiettivo di formarsi una coscienza delle cose), il servizio, il cammino di fede, sono tutti strumenti che consentono al ragazzo di diventare un “Buon Cristiano e un Buon cittadino” o, come piace chiamarlo a noi, “Uomo e Dona della Partenza”.
“Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri.“